top of page

Una vita al SOLE




Mi chiamo Mariasole e vorrei raccontare della mia esperienza Erasmus nell’Isola caraibica di Providenciales, nell’arcipelago di Turks and Caicos. Non voglio mentirvi, premetto fin da subito che sono partita con molti punti interrogativi e incertezze. Avevo paura di non aver fatto la scelta giusta. Quest’aria di sfiducia, però, svanì nel momento in cui scesi dall’aereo e mi ritrovai in un contesto totalmente diverso a ciò a cui ero abituata. Le enormi distese di sabbia finissima, il mare cristallino, le palme con i suoi cocchi, le conch (tipiche conchiglie) e la fauna marina sembravano facessero parte di un puzzle, i cui pezzi si incastravano perfettamente per creare quel paesaggio mozzafiato. Oltre ad essere di una bellezza immensa, questo scenario mi permise fin da subito di lasciare alle spalle i ritmi frenetici a cui ero abituata e di vivere con spensieratezza in un’atmosfera di relax. Inizialmente con la lingua non è stato facile. Mi sono ritrovata in un contesto dove se non si comunica non si è nessuno e per questo ho avuto alcune difficoltà. Piano piano però ci ho preso la mano e in un batter d’occhio sono finita a fare battute in un’altra lingua. Ogni giorno frequentavo ambienti molto stimolanti che mi hanno permesso di maturare molto sia dal punto di vista sociale che personale. Sono diventata più indipendente e intraprendente, migliorando anche la mia autostima.


Devo ammettere non è stato tutto rose e fiori. Ci sono stati momenti dove la nostalgia di casa e i piccoli problemi della quotidianità si facevano sentire, ma grazie ai miei “compagni di avventure” questi malumori sparivano. Sono riuscita, infatti, a instaurare legami importanti dove lo scambio culturale era all'ordine del giorno. Io raccontavo le meraviglie nascoste del mio Paese e loro mi insegnavano usanze e tradizioni tipiche. Quella che ricordo con più piacere e che mi sta particolarmente a cuore è il fish fries, una festa locale caratterizzata da bancarelle con cibo e prodotti locali e balli a ritmo di tamburi e danze caraibiche. È una festa tutto sommato modesta, ma, prendendone parte, si percepiva l’anima dell’Isola e dei sui abitanti. Più venivo a contatto con la loro cultura, più loro erano incuriositi dalla mia e, da buona italiana che si rispetti, ogni scusa era buona per mettersi a tavola a far festa. In questi momenti si creava un’atmosfera fatta di armonia e interscambio culturale, che a distanza di tempo mi fa provare molta nostalgia, ma anche gratitudine. È per questo che ora vorrei dare un consiglio a coloro che sono indecisi o timorosi nel fare l’Erasmus. Sapete che vi dico?! Nella vita bisogna osare, lanciarsi e non aver paura del cambiamento!

Mariasole Marziali







31 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Yorumlar


bottom of page